Il vino base si ottiene da un’accurata vinificazione in bianco per pressatura soffice, così da estrarre solo il mosto fiore proveniente dal cuore dell’acino. Segue la decantazione, dove il mosto torbido viene lasciato riposare a freddo (10-12°C) in vasche d’acciaio per circa 12 ore.
Al termine di questa operazione la parte limpida del mosto inizia la vinificazione grazie ai fermenti naturali che, aggiunti al mosto, provocano la fermentazione alcolica realizzata in vasche d’acciaio ad una temperatura costante di 16-18°C.
Il vino viene poi travasato e mantenuto sulle fecce fini a bassa temperatura (10°C) sino al momento della spumantizzazione, con lo scopo di proteggerlo da
invecchiamento ed ossidazione e renderlo più corposo e strutturato.
Dopo uno scrupoloso assaggio, le diverse quantità presenti in cantina vengono unite. I vini tenuti distinti per provenienza, vendemmia e caratteristiche organolettiche, vengono armonizzati in proporzioni ben precise.
La successiva presa di spuma si svolge con il Metodo Italiano (Charmat), ideale per la produzione di spumanti fruttati e floreali. La rifermentazione avviene in autoclave a bassa temperatura (15-16°C). Questa tecnica permette di preservare gli aromi varietali dell’uva e produrre delle bollicine setose e sottili.